Pubblico delle grandi occasioni al Teatro Sociale lo scorso 30 novembre per il concerto benefico organizzato dal Rotary Club Biella a favore dell’AIAS – Gaglianico. Il determinante apporto dei Soci del Rotary Club Biella e del pubblico accorso numeroso ha consentito di aiutare AIAS e la sua Presidente Claudia Sella ad implementare le iniziative a favore dei ragazzi che frequentano la struttura di Gaglianico. La serata ha portato gli spettatori a bordo di un piroscafo abilmente timonato dall’istrionico comandante Roberto Perinotti nell’immaginario viaggio musicale dagli Stati Uniti all’Europa ed all’Italia.
Due chiacchiere e quattro note per raccontare e ascoltare l’evoluzione del jazz e gli influssi sulla musica europea. Un viaggio musicale tra due culture con spunti di storia e costume che Roberto Perinotti “The Con-Doctor” ha curato dirigendo l’orchestra composta da venti musicisti nella tradizione della Big Band dell’epoca dello swing. Suoni dall’oceano ha inizio sottovoce, cantando forte, con allegra malinconia, perché James Taylor arriva da lì. Da quella corrente crepuscolare e soggettivista di cui fu il massimo esponente negli anni settanta. Egli è, infatti, il prototipo del cantautore crepuscolare, agrodolce, malinconico e dalle tinte pastello che tanta fortuna ebbe in quel decennio.
Altri brani, altre voci altre immagini. “Five foot eyes of blue” di R. Anderson, un successo del 1925, per arrivare presto in Italia, a quella dell’immaginario universale con “Maria Marì” di Eduardo Di Capua del 1899 il celebre compositore di musica napoletana; a seguire il celebre Can-can, O’ Surdato ‘nnammurato , Maramao perché sei morto, Pippo non lo sa Ancora “Basin street Blues”, spesso eseguito da complessi musicali jazz Dixieland, composto da Spencer Williams. Il suono triste di “Caravan” uno degli standard jazz americani per eccellenza, composto da Juan Tizol e Duke Ellington ed eseguito per la prima volta da Ellington nel 1936, ha riportato il pubblico in America.
Così come “Moonlight Serenade” di Glen Miller, la composizione che nel 1991, sull’originaria versione strumentale venne premiata col Grammy Hall of Fame Award, il premio Grammy istituito nel 1973 per onorare le registrazioni pubblicate da almeno 25 anni e che hanno “un significato storico o qualitativo”. Lo swing non rallenta con George Gershwin, Cole Porter, Arlen (Over the rainbow ) Santana e James E. Myers in un crescendo fino a Rock around the clock (Max C. Freedman ) e coinvolgimento del pubblico che ha accompagnato l’orchestra sulle note di Carosone (Tu vuà fa l’Americano), Rascel (Arrivederci Roma) e l’indimenticabile Modugno (Nel blu dipinto di blu). Un buon lavoro ad AIAS e un ringraziamento a Roberto Perinotti e alla sua Band.
«La condivisione di questo progetto ha permesso la sua realizzazione». Afferma il Presidente Andrea Franciosi. «Grazie di cuore a tutto il pubblico in sala per aver deciso di essere protagonista in prima persona a fianco del Rotary Club di Biella affinché l’iniziativa sia stata d’aiuto e l’evento sia riuscito nel migliore dei modi».